In campo medico, per indagare i disturbi legati all’intestino, le tecniche maggiormente usate oggigiorno sono la gastroscopia e la colonscopia, metodi per esplorare il tratto iniziale dell’intestino e il colon e scoprire eventuali lesioni o occlusioni, ma piuttosto invasivi per i pazienti. Da un po’ di anni, a questi esami diagnostici si è affiancata anche l’enteroscopia con videocapsula, una soluzione quasi da fantascienza che sfrutta le nanotecnologie e offre la possibilità di perlustrare anche il piccolo intestino. In Italia è sottoutilizzata e vale la pena scoprirla più da vicino.

Diciamoci la verità, la notizia che presto potremmo dire addio alla colonscopia e alla gastroscopia fa felici un po’ tutti!

Si tratta, infatti, di due esami molto invasivi, che non piacciono mai a nessuno. Nel caso della colonscopia, abbiamo a che fare con sonde inserite nel retto. Nel caso della gastroscopia, invece, inserite in bocca. Chi tra i lettori ha mai avuto la sfortuna di farne uno, sa bene di che cosa parliamo. Si tratta di uno degli esami più odiati dai pazienti di tutto il mondo, che sarebbero molto felici di potergli dire addio.Il nuovo rivoluzionario esame, al contrario, non sarà affatto invasivo. Si tratta di un esame che si basa su una pillola da ingerire, che permetterà il controllo.

La videocapsula è un esame indolore e semplice da eseguire e serve per studiare l’intestino tenue e il colon. Per chi deve sottoporsi allo screening del tumore del colon-retto, la colonscopia con videocapsula può essere una soluzione non invasiva a confronto delle tecniche tradizionali.

L’esame in questione sfrutta i cosiddetti batteri chip, combinando i sensori prodotti dalle cellule con le leggi dell’elettronica a bassa potenza. In pratica la suddetta pillola invierà la risposta batterica tramite wireless da leggere direttamente in un dispositivo elettronico tipo un cellulare.Una vera e propria rivoluzione, dunque, che è pronta ad aprire le porte ad una nuova tipologia di medicina. Come detto, però, si tratta ancora di un esame in fase sperimentale.Un gruppo di esperti sta infatti lavorando alla messa appunto di questa speciale pillola. Per il momento, si tratta di un sensore che ha la forma a cilindro, lungo poco più di 3 centimetri.

Una pillola che, per il momento, sta rispondendo bene agli esami. Sembra dunque che molto presto potremmo dire addio alla colonscopia e alla gastroscopia per lasciare spazio alle cosiddette pillole batteriche 

 

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