Diverse ricerche in ambito psicologico stanno studiando il rapporto tra età e felicità. E, contrariamente a quanto si possa pensare, sembrerebbe che il trascorrere degli anni corrisponda a una maggior percentuale di benessere presente nell’esistenza.

La felicità è senza alcun dubbio uno degli obiettivi di ogni uomo e donna. Si tratta di un’esigenza del tutto naturale e fisiologica che ogni essere umano ha nella propria vita e, anche se inconsciamente, si tende sempre a fare di tutto per raggiungere questo stato di appagamento e di serenità che tanto ci fa stare bene.

Un recente sondaggio del Sistema Sanitario Nazionale inglese ha rivelato una (scomoda) verità: le donne iniziano ad essere felici dopo gli 85 anni. Soprattutto se sono vedove, single o divorziate.

Con il passare degli anni le donne ci guadagnano in felicità. A sostenerlo è un sondaggio del Sistema Sanitario Nazionale inglese (NHS) che ha rivelato che le donne iniziano ad essere davvero di buon umore dopo gli 85 anni. E sulle pagine dell’autorevole quotidiano inglese The Times che uno psichiatra ha ipotizzato quale possa essere la ragione: la vedovanza.

I DATI. Il sondaggio ha raccolto le esperienze di 8.000 persone ed ha rivelato che nel corso della vita le donne, rispetto gli uomini, hanno maggiori problemi di salute, soprattutto quelli legati alla sfera dell’umore: ansia, depressione, disturbi del sonno.

Tra i 16 e i 24 anni ne soffrono quasi 3 donne su 10. Le cose migliorano leggermente con il passare degli anni: tra i 45 e i 54 anni, durante la menopausa, ne soffre circa un quarto (24%) dato che si riduce progressivamente, fino ad attestarsi intorno al 14% dopo gli 85 anni.

SPIEGAZIONE Secondo Kate Lovett, docente del Royal College of Psychiatrists le donne generalmente sono meno felici degli uomini perché si sentono gravate da maggiori responsabilità familiari. Non a caso durante la vecchiaia, quando i figli sono ormai grandi e la pressione familiare, domestica e lavorativa diminuisce, recuperano il buonumore.

VEDOVE (ALLEGRE). Lo stesso non può dirsi per gli uomini. Invecchiando infatti il loro buonumore si affievolisce. Gli acciacchi dell’età fanno sentire il cosiddetto “sesso forte ” più vulnerabile e – sempre secondo Kate Lovett – chi ha più di 85 anni e divorziato, vedovo o solo, è più facile che sviluppi sindromi depressive.

Paradossalmente invece le donne, anche se sole, sono più felici. Non solo, secondo il sondaggio sono anche più serene rispetto alle over 85, ancora sposate.

FONTE:

 

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