L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica di origine autoimmune, ovvero scatenata da una anomala reazione del sistema immunitario che “attacca” le articolazioni del corpo.

La prevalenza dell’artrite reumatoide aumenta fino all’età di 80 anni e la malattia è una causa importante di invalidità nelle persone anziane.

La sua causa è sconosciuta. Caratteristica di questa condizione è l’intensa flogosi della sinovia delle articolazioni diartrodiali. Il tessuto sinoviale diventa iperplastico e viene infiltrato da linfociti e plasmacellule. Nel liquido sinoviale sono presenti diversi mediatori infiammatori tra cui citochine, prostaglandine e immunoglobuline.

Artrite reumatoide: descrizione.

Questa malattia si manifesta più frequentemente tra i 40 e i 60 anni di età prediligendo il sesso femminile, con una sintomatologia improvvisa che va progressivamente aggravandosi fino a produrre vere e proprie deformità ossee.

Le articolazioni colpite, infatti, sono inizialmente quelle delle estremità, le piccole articolazioni delle mani e dei piedi che si infiammano in modo simmetrico provocando rigidità, dolori, tumefazioni e, a a lungo andare, calcificazioni che compromettono irrimediabilmente la funzionalità degli arti. La particolarità dell’artrite reumatoide è quella di colpire in modo “democratico”, per dir così, tutte le aree articolari, ma in modo “migrante”, così che mentre si attenua l’infiammazione di una parte, ecco che si “accende” quella opposta.

Artrite Reumatoide: Cause e fattori di rischio.

La causa dell’artrite reumatoide non è ancora completamente nota, ma di certo la sua patogenesi è multifattoriale. In soggetti geneticamente predisposti, un evento scatenante sarebbe responsabile dell’inizio della cascata di eventi che esita nell’infiammazione articolare. Le ricerche condotte finora hanno individuato diversi fattori di rischio coinvolti nella patogenesi della malattia, quali fattori genetici e ambientali. Tra i fattori di rischio non genetici ritroviamo il genere, l’età, l’esposizione al fumo di sigaretta, fattori alimentari, fattori ormonali, fattori socio-economici e agenti di natura infettiva.  Sembra che alcuni fattori ambientali possano influenzare la frequenza e severità della malattia. Per esempio la dieta mediterranea, in particolare, una dieta che prediliga il consumo di pesce, oli vegetali e verdura sembri avere un ruolo protettivo nei confronti della malattia e della severità della stessa, mentre l’obesità sembra essere un fattore predisponente e aggravante.

Artrite Reumatoide: Sintomatologia.

Rigidità articolare soprattutto al mattino che si attenua non prima di un’ora ma tende a migliorare con il movimento e il procedere delle ore;

Tumefazione, edema delle articolazioni di mani, piedi e dita;

Arrossamento della pelle in corrispondenza delle aree articolari colpite da infiammazione;

Dolore articolare anche intenso;

Difficoltà a compiere movimenti usuali, come il prendere pesi, guidare l’auto, sollevare oggetti;

Diminuzione della forza fisica;

Spesso dimagrimento, conseguenza del processo infiammatorio interno;

Con il tempo comparsa di cisti ossee e calcificazioni che deformano, in modo irreversibile, le articolazioni.

Artrite Reumatoide: Terapia.

Per tenere sotto controllo l’artrite reumatoide e condurre una vita normale, è cruciale la diagnosi precoce. Prima si comincia la cura, meno effetti dannosi la malattia avrà il tempo di produrre. Quando vi sia il sospetto di un’artrite, gli esami da fare sono diversi: innanzi tutto un test specifico del sangue con i valori della VES e della proteina C reattiva che individuano con certezza un processo di flogosi interna; servono anche il fattore reumatoide e alcuni anticorpi che se presenti nel sangue indicano senza dubbio l’origine immunitaria della malattia Sono poi necessarie anche radiografie, TAC o risonanze magnetiche per evidenziare le lesioni articolari. Naturalmente determinante sarà poi la visita diretta del reumatologo, che attraverso un esame della funzionalità articolare sarà in grado di capire se il paziente sia affetto proprio da artrite e non da un’altra patologia osteo-articolare. Le terapie per l’artrite reumatoide, se viene iniziata presto, consente il regresso completo dei sintomi e il pieno recupero della funzionalità delle articolazioni.

In una una prima fase di attacco il medico potrebbe prescrivere dei farmaci cortisonici anche in dosi forti per ridurre l’infiammazione e il dolore. Successivamente si comincerà con la cura vera a propria, in genere a base di farmaci di Fondo (DMARDs), che a lor volta si basano su principi attivi diversi con effetto immuno-soppressore, tutti abbastanza efficaci! Se queste terapie non dovessero essere risolutive, esiste l’opzione dei farmaci biologici.

FONTI:

 

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