Problemi psichiatrici negli anziani

Nel 1996 l’OMS ha avvertito sull’importanza che la malattia mentale acquisterà in futuro. A questo proposito, gli esperti insistono sul fatto che sarà il problema di salute più grande nei prossimi anni in tutto il mondo, compresi i paesi in via di sviluppo. In meno di 20 anni la depressione passerà dal quinto al secondo posto nella classifica delle discapacità.

 I pazienti anziani presentano più disturbi mentali rispetto agli adulti più giovani

L’alta prevalenza e morbilità degli anziani favoriscono un maggior rischio di deterioramento cognitivo. Oltre ad una accurata visita clinica dello stato mentale e della funzione cognitiva, e il medico dovrà essere infornato sull’uso di medicinali e su eventuali terapie a cui è sottoposto il paziente anziano.

 Diagnosi del problema psichiatrico

Lo psichiatra dovrebbe essere in grado di effettuare una diagnosi precoce, rilevando sintomi o segnali che suggeriscano l’esistenza di un problema psichiatrico, come un comportamento anomalo, o malattie neurodegenerative. Il colloquio clinico e l’esplorazione psicopatologica sono i punti su cui basarsi per condurre una corretta diagnosi. In seguito, lo psichiatra fornirà l’approccio terapeutico più efficace in base alle condizioni cliniche, sociali e familiari di ogni paziente.

 Il ruolo dello psichiatra

Il ruolo dello psichiatra è fondamentale per la cura del paziente anziano, che deve essere seguito anche da geriatri, neurologi e internisti. Il lavoro è focalizzato sulla rilevazione, la diagnosi e il trattamento delle malattie mentali, sulla valutazione delle malattie neurodegenerative e sull’indirizzamento delle alterazioni comportamentali. È anche importante informare i pazienti e le loro famiglie circa il bisogno di cure specifiche circa la possibilità di coordinare le risorse sociali offerte da ospedali, comunità o anche a domicilio.

Il ruolo della famiglia

La famiglia è un supporto indispensabile nel recupero di malattie mentali o neurodegenerative. È dimostrato che i pazienti anziani con un ambiente familiare idoneo hanno una prognosi migliore rispetto al resto. Pertanto, è fondamentale per i familiari essere parte integrante del processo di recupero come co-terapeuti e svolgere ruolo attivo nel monitoraggio del paziente, nel riconoscere sintomi e comportamenti che consentano una diagnosi precoce e un miglioramento globale nel paziente anziano.

 

 

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