Con il passare del tempo l’organismo si modifica inviandoci segnali che è importante riconoscere per poter prendere i giusti provvedimenti e allontanare nel tempo i problemi legati a un corpo che invecchia. Come nutrirsi quando i capelli si fanno bianchi? In generale, valgono le regole dell’alimentazione sana per gli adulti, anche se negli anziani solitudine, abbandono, problemi economici, cognitivi e psicologici possono rendere più difficile una nutrizione adeguata. Con il passare del tempo, però, l’organismo si modifica inviandoci segnali che è importante riconoscere per poter prendere i giusti provvedimenti e allontanare nel tempo i problemi legati a un corpo che invecchia. Ecco alcuni degli accorgimenti che consentono di affrontare al meglio i cambiamenti fisiologici che possono influenzare l’alimentazione quando gli anni aumentano.

Calorie negli anziani – Si spendono meno energie, diminuisce la massa magra e quindi cala il fabbisogno di calorie. E’ importante mantenere un certo livello di attività fisica.

Proteine – il fabbisogno resta costante, privilegiando il pesce (ricco di grasi polinsaturi benefici per il sistema cardiovascolare), legumi, uova, latte e formaggi (senza esagerare, specie con quelli stagionati). Fra le carni sono da preferire quelle bianche (pollame e coniglio) e più magre.

Grassi – vanno ridotti preferendo quelli più ricchi in acidi monoinsaturi e polinsaturi: olio di oliva, alcuni oli di semi, grassi del pesce e della frutta secca (in piccole dosi). Limitare carni rosse e salumi, ricchi di sale e grassi saturi.

Carboidrati – meglio scegliere quelli complessi, contenuti in cereali, pane integrale, legumi e certi tipi di verdura e di frutta, che forniscono energia, fibra, ferro, insieme ad altri minerali e vitamine. Evitare di eccedere con zuccheri raffinati e alimenti pronti.

Bere – è importante assicurare la giusta idratazione, ricordandosi di bere acqua senza aspettare di essere assetati (con l’età avanzata lo stimolo della sete tende a ridursi) . Da tenere sotto controllo il consumo di alcol.

Frutta e verdura – Vanno consumate ogni giorno, cercando sempre di variare e di seguire per quanto possibile la stagionalità e ricordando che le patate non sono da considerare verdure. A un anziano ne servono 4-5 porzioni al giorno per garantire il necessario apporto di fibre, vitamine e minerali. Ciò non significa consumare enormi quantità di questi alimenti, che a volte possono risultare difficili da masticare o da digerire per chi è più in là con gli anni: una porzione di circa 200 grammi corrisponde a un finocchio, un peperone o a 2 carciofi oppure a un frutto medio (mela, pera) o a due piccoli (albicocca). Vanno bene anche passati di verdura, mousse di frutta (senza aggiunta di zuccheri) o frutta cotta, decisamente più facili da masticare e deglutire.

Poco e vario – anche per facilitare la digestione è bene frazionare l’apporto alimentare quotidiano in più piccoli pasti; soprattutto per gli anziani che vivono soli la tentazione di saltare i pasti o di adattarsi a piatti freddi e riscaldati è forte: vale la pena sforzarsi di preparare cibi semplici ma appetitosi, adeguandosi a eventuali problemi (ad esempio di masticazione).

 

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