La sindrome di Takotsubo, detta anche del cuore infranto, può essere mortale per questo è fondamentale seguire i pazienti sia in ospedale che dopo.

Ti sarà capitato di aver sentito di una persona morire per il cuore spezzato, ma avrai sicuramente pensato che fosse solo una metafora. Invece è stato scoperto che questa è una condizione medica di una certa serietà.

Un recente studio ha dimostrato che quando una persona si sente “col cuore spezzato” a causa di alcune situazioni nella sua vita, questo può avere un forte impatto negativo sulla sua salute e, in casi estremi, può essere una causa di morte prematura.

Cos’è esattamente la sindrome del cuore spezzato?

In gergo medico è una condizione chiamata cardiomiopatia di takotsubo. La salute generale di una persona non sembra essere un fattore determinante nello sviluppo di questa sindrome e a volte, a causa della somiglianza dei sintomi, viene scambiata per un arresto cardiaco.

Le cause della sindrome del cuore infranto sono diverse. Tristezza, situazioni stressanti come la fine di una relazione o una perdita improvvisa sono tutte possibili cause di questa sindrome, anche se non è ancora chiaro come tutti questi fattori contribuiscano alla comparsa dei sintomi.

Un possibile collegamento

Recenti studi hanno dimostrato un possibile collegamento tra la sindrome del cuore infranto e l’aumento dei livelli ormonali causati dallo stress.

Per quanto riguarda le cause ormonali della sindrome del cuore infranto, si ritiene che l’adrenalina sia il colpevole principale. Quando viviamo momenti difficili, come la fine di una relazione o la perdita di una persona amata, il nostro corpo produce e manda in circolo improvvisamente grandi quantità di adrenalina. Questo causa una dilatazione del cuore che dura per poco tempo.

Durante questi incrementi ormonali, le funzionalità del cuore possono essere compromesse e, se non riesce a pompare il sangue normalmente, il corpo può subire problemi seri. Se ignorata, questa sindrome può portare perfino alla morte.

Visto che parte del cuore non funziona bene, il resto di quest’organo prova a compensare questa mancanza e può portare a contrazioni più forti nelle altre sezioni di questo organo. Un altro effetto temporaneo di questa sindrome può essere il restringimento delle arterie.

Si avverte che più una persona avanza con l’età più è sensibile alle complicazioni della sindrome del cuore infranto.

Per molte persone, questa sindrome non dura a lungo. Superato lo shock iniziale causato dalla situazione stressante, i sintomi passano e tutto torna alla normalità. Purtroppo, questo non è vero per ogni paziente: alcuni ne soffrono gli effetti per lunghi periodi di tempo.

La maggior parte dei pazienti che hanno sofferto di arresto cardiaco, in realtà sono stati soggetti alla sindrome del cuore infranto. Questa condizione è più comune nei pazienti di sesso femminile, che costituiscono il 90% di coloro ai quali è stata diagnosticata questa malattia.

Le donne che hanno superato la menopausa e hanno già sofferto di forti scompensi ormonali hanno una probabilità anche maggiore di sviluppare questa sindrome, così come le persone che hanno superato i 50 anni

La sindrome del cuore infranto può portare ad abbassamenti di pressione al di sotto dei livelli accettabili, portando all’accumulo di liquidi nei polmoni e ad un battito irregolare. In alcuni pazienti, può perfino portare all’arresto cardiaco.

Come si interviene una volta diagnosticata?

Non ci sono trattamenti specifici. Una volta fatta la diagnosi si inizia una terapia di supporto basata sulla somministrazione di farmaci beta-bloccanti, ACE-inibitori e anti-aggreganti. La prognosi è generalmente buona e il tessuto miocardico riacquista le capacità contrattili.

Se pensi che tu o una persona a te cara soffra di questa sindrome, consulta subito un medico perché, se ignorata, può portare a insufficienza cardiaca e a danni irreparabili al muscolo cardiaco stesso. Una diagnosi precoce e delle cure appropriate possono evitare questo risultato disastroso.

FONTE.

 

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