Non sono le difficoltà fisiche, il problema. È il contesto che non ti permette di fare quello che fanno tutti gli altri. Ad esempio di andare in spiaggia.

“Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare”, canta una celebre canzone italiana degli anni Sessanta, invitando i bagnanti ritornare nel tratto di costa frequentato durante l’estate precedente. E se a cambiare, per una volta, fossero proprio le spiagge? Da qualche anno molti stabilimenti balneari d’Italia, da nord a sud, hanno mutato forma diventando finalmente accessibili a tutti e consentendo anche alle persone con disabilità di godersi una vacanza al mare.

Nel periodo estivo, fortunatamente, le iniziative per l’abbattimento delle barriere architettoniche anche sulle spiagge non vanno in vacanza, anzi…. “Mare per tutti”, “Mare senza Barriere”, “Spiagge per tutti”, “Tutti al mare con …. Job” e “Open sea” sono solo alcuni nomi dei tanti progetti che permettono alle persone disabili di accedere alle spiagge pubbliche o private con più autonomia. L’obiettivo comune è “garantire a tutti l’accesso al mare: spiagge e servizi accessibili anche a chi ha problemi motori o percettivi”!!! Un messaggio ad elevato contenuto sociale che sensibilizza la nostra società riguardo le numerose problematiche della disabilità, un mondo estremamente complesso.

Sul sito www.disabili.com, accedendo nell’apposita sezione Speciale spiagge accessibili, è disponibile l’elenco degli stabilimenti balneari pubblici o privati che, regione per regione, sono attrezzati per l’accoglienza dei vacanzieri disabili. Una guida sempre aggiornata contattando direttamente le strutture balneari oppure in base alle segnalazioni degli utenti della rete. Il portale web, inoltre, rappresenta una preziosa fonte di informazioni per dare finalmente il via al “turismo accessibile”: da nord a sud, veri e propri piani operativi studiati per garantire a tutti il diritto alla mobilità.

Numerosi progetti che aiutano le persone disabili a godersi giornate al mare in totale relax e senza complicazioni, ma che educano noi tutti al rispetto dei loro diritti in vacanza e non solo!!!! Prima di abbattere le barriere architettoniche, demoliamo le barriere culturali! Il rispetto parte dai piccoli gesti concreti quotidiani, quale ad esempio non parcheggiare nelle aree a loro riservate!!!!

FONTE

 

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